Da APCom del 15/11/2005
Ilaria Alpi: COMMISSIONE:"ECCO LA DINAMICA", POLEMICA SU MOVENTE
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Colpi da 5 metri, in movimento. Taormina: volevano rapirli
Roma, 15 nov. - La dinamica dell'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è certa - grazie alle analisi balistiche e tecniche ella Polizia Scientifica - e condivisa da tutta la Commissione d'inchiesta parlamentare (nonché dal consulente della famiglia Alpi, assicura e ribadisce Carlo Taormina): la giornalista e l'operatore sono stati colpiti mortalmente, il 20 marzo del 1994 in Somalia, ciascuno da un solo proiettile di kalashnikov, da una distanza di 5 metri mentre la loro auto era in movimento e chi ha sparato anche. Ma sul movente è polemica aperta. Carlo Taormina, presidente della Commissione non ha dubbi: la "verità accertata", spiega al termine della conferenza stampa di presentazione dell'indagine della Scientifica, è che si sia trattato di un tentativo di sequestro sfociato in una sparatoria mortale avviata da uno degli uomini della scorta di Alpi e Hrovatin. Una versione contestata dai commissari del centrosinistra presenti, a partire da Rosi Bindi e dal vicepresidente dell'organismo parlamentare Raffaello De Brasi: "Questo è ancora da accertare".
Roma, 15 nov. - La dinamica dell'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è certa - grazie alle analisi balistiche e tecniche ella Polizia Scientifica - e condivisa da tutta la Commissione d'inchiesta parlamentare (nonché dal consulente della famiglia Alpi, assicura e ribadisce Carlo Taormina): la giornalista e l'operatore sono stati colpiti mortalmente, il 20 marzo del 1994 in Somalia, ciascuno da un solo proiettile di kalashnikov, da una distanza di 5 metri mentre la loro auto era in movimento e chi ha sparato anche. Ma sul movente è polemica aperta. Carlo Taormina, presidente della Commissione non ha dubbi: la "verità accertata", spiega al termine della conferenza stampa di presentazione dell'indagine della Scientifica, è che si sia trattato di un tentativo di sequestro sfociato in una sparatoria mortale avviata da uno degli uomini della scorta di Alpi e Hrovatin. Una versione contestata dai commissari del centrosinistra presenti, a partire da Rosi Bindi e dal vicepresidente dell'organismo parlamentare Raffaello De Brasi: "Questo è ancora da accertare".
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