Da Corriere della Sera del 14/12/2005
Piazza Fontana, in corteo per ricordare
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La deposizione di 18 corone e una composta cerimonia: così, nel pomeriggio, Milano ha ricordato la strage di piazza Fontana in uno dei diversi momenti della giornata in cui si commemora l'eccidio. Alle 16.30 le massime autorità civili e militari cittadine hanno ricordato la strage proprio in piazza Fontana, davanti alla sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, il luogo in cui 36 anni fa una bomba provocò la morte di 17 persone e 90 feriti. Alla cerimonia erano presenti fra gli altri il sindaco Gabriele Albertini, il prefetto Gian Valerio Lombardi, il questore Paolo Scarpis e il Vicepresidente della Provincia Alberto Mattioli.
«È una giornata importante per Milano - ha sottolineato il sindaco -. È stata una tragedia per cui invochiamo invano la giustizia da troppi anni, una tragedia che non dimentichiamo». «È un fatto molto grave che ancora oggi viene ricordato anche a testimonianza di un momento delicato della nostra storia - ha commentato il prefetto -, un momento che non va dimenticato, ecco perchè siamo qui». «Da milanese questa è sempre una giornata di ricordo e di riflessione - ha sottolineato il questore -. In quel periodo non ero ancora in servizio ma è un episodio che ci colpì molto allora e ancora oggi è un momento in cui ci si deve fermare per capire dove si può arrivare perseguendo delle assurde follie». Alle 17,30 poi da Piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, è partito il corteo che, attraverso le vie del centro cittadino, si è concludeso ancora in Piazza Fontana.
In serata, sul palco del Teatro Dal Verme, lo spettacolo «Per non dimenticare», una raccolta di testi teatrali, stralci dai processi e documenti dell'epoca interpretati da Maddalena Crippa, Bebo Storti e Enzo Jannacci. Dal 12 dicembre e fino all'8 gennaio, inoltre, il Teatro dell'Elfo propone «Morte accidentale di un anarchico», capolavoro di impegno e comicità scritto da Dario Fo.
Ad aprire la giornata di commemorazione erano stati gli studenti milanesi, con una coreografia originale: per ricordare le vittime delle stragi italiane, i ragazzi hanno sfilato con decine di pannelli dipinti dagli artisti di numerose accademie italiane, raffiguranti ciascuno un capitolo della storia dello stragismo italiano, da Piazza Fontana a Piazza della Loggia a Brescia, da Capaci a Ustica. Dovevano essere più di trenta, ma per alcuni disguidi con aste e bulloni soltanto una dozzina è arrivata intatta alla fine del corteo a piazza Fontana. Tra i superstiti un arazzo dedicato ai bambini vittime delle stragi, uno alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, un altro sull'esplosione della bomba alla stazione di Bologna, tutti quanti issati attorno alla fontana dell'omonima piazza. A condurli per le vie cittadine, da Largo Cairoli a via Carducci, passando per via De Amicis, corso Italia e via Larga, sono stati circa duemila studenti. Molti di loro fanno parte del coordinamento dei collettivi studenteschi, che ha annunciato, a partire da domani, giornate di mobilitazione in quaranta istituti milanesi contro la riforma Moratti. Ma il vero protagonista della manifestazione è stato il premio Nobel Dario Fo che assieme alla moglie, Franca Rame, ha percorso tutto il corteo gomito a gomito con i ragazzi.
«È una giornata importante per Milano - ha sottolineato il sindaco -. È stata una tragedia per cui invochiamo invano la giustizia da troppi anni, una tragedia che non dimentichiamo». «È un fatto molto grave che ancora oggi viene ricordato anche a testimonianza di un momento delicato della nostra storia - ha commentato il prefetto -, un momento che non va dimenticato, ecco perchè siamo qui». «Da milanese questa è sempre una giornata di ricordo e di riflessione - ha sottolineato il questore -. In quel periodo non ero ancora in servizio ma è un episodio che ci colpì molto allora e ancora oggi è un momento in cui ci si deve fermare per capire dove si può arrivare perseguendo delle assurde follie». Alle 17,30 poi da Piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, è partito il corteo che, attraverso le vie del centro cittadino, si è concludeso ancora in Piazza Fontana.
In serata, sul palco del Teatro Dal Verme, lo spettacolo «Per non dimenticare», una raccolta di testi teatrali, stralci dai processi e documenti dell'epoca interpretati da Maddalena Crippa, Bebo Storti e Enzo Jannacci. Dal 12 dicembre e fino all'8 gennaio, inoltre, il Teatro dell'Elfo propone «Morte accidentale di un anarchico», capolavoro di impegno e comicità scritto da Dario Fo.
Ad aprire la giornata di commemorazione erano stati gli studenti milanesi, con una coreografia originale: per ricordare le vittime delle stragi italiane, i ragazzi hanno sfilato con decine di pannelli dipinti dagli artisti di numerose accademie italiane, raffiguranti ciascuno un capitolo della storia dello stragismo italiano, da Piazza Fontana a Piazza della Loggia a Brescia, da Capaci a Ustica. Dovevano essere più di trenta, ma per alcuni disguidi con aste e bulloni soltanto una dozzina è arrivata intatta alla fine del corteo a piazza Fontana. Tra i superstiti un arazzo dedicato ai bambini vittime delle stragi, uno alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, un altro sull'esplosione della bomba alla stazione di Bologna, tutti quanti issati attorno alla fontana dell'omonima piazza. A condurli per le vie cittadine, da Largo Cairoli a via Carducci, passando per via De Amicis, corso Italia e via Larga, sono stati circa duemila studenti. Molti di loro fanno parte del coordinamento dei collettivi studenteschi, che ha annunciato, a partire da domani, giornate di mobilitazione in quaranta istituti milanesi contro la riforma Moratti. Ma il vero protagonista della manifestazione è stato il premio Nobel Dario Fo che assieme alla moglie, Franca Rame, ha percorso tutto il corteo gomito a gomito con i ragazzi.
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