ANKARA - Mehmet Ali Agca sarà liberato dalla prigione giovedì verso mezzogiorno. Lo ha affermato l'avvocato dell'uomo che nel 1981 cercò di uccidere il papa Giovanni Paolo secondo. "Agca sarà liberato giovedì, verso le 12" - ha detto all'Ansa l'avvocato di Agca, Mustafà Demirbag.

CARD. MARTINO, PER TURCHIA HA PAGATO IL SUO DEBITO
Il cardinale Renato Raffaele Martino, a proposito della annunciata scarcerazione di Alì Agca, dichiara di non voler "entrare nel merito della decisione dell'autorità giudiziaria turca, la quale ha ritenuto che Alì Agca ha pagato il suo conto con la giustizia". La dichiarazione del porporato è stata diffusa dal Pontificio consiglio per la giustizia e la pace, di cui è presidente. "Proprio in questi giorni - commenta inoltre il cardinale - abbiamo riascoltato Isaia che del Redentore dice: E' venuto a proclamare la liberazione dei prigionieri; non spezzerà la canna incrinata, non spegnerà il lucignolo fumigante (cfr. Lc. 4,18; Mt. 12,20; Is. 42,3). Giovanni Paolo II, che subito perdonò il suo attentatore, intitolò uno dei suoi messaggi per la Giornata mondiale della Pace: Non c'é pace senza giustizia, non c'é giustizia senza perdono".

IMPOSIMATO, ANDREBBE INTERROGATO SU SEQUESTRO ORLANDI
Ali Agca andrebbe interrogato per sapere la verità sul sequestro di Emanuela Orlandi. E' quanto sostiene Ferdinando Imposimato, ex magistrato della Procura di Roma e ora legale della famiglia Orlandi. "La giustizia italiana avrebbe la possibilità di chiedergli informazioni precise sugli autori del sequestro - dice Imposimato - perché Agca sa chi rapì Orlandi allo scopo di ottenere la liberazione" dell' attentatore del Papa. Imposimato annuncia che chiederà ai giudici italiani di convocare l'ex lupo grigio, ma non nutre molte speranze sul risultato dell'iniziativa. 'Sara' un atto che non sortirà alcun effetto - ammette l'ex magistrato - anche se Agca ha promesso che avrebbe collaborato dopo la sua scarcerazione".