Da La Repubblica del 09/02/2006

L´inchiesta sul mistero della borsa

Agenda Borsellino, Ayala e Arcangioli confronto a Roma

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Storia del crimine organizzato in Italia1. Mafia
ROMA - Il confronto tra il deputato dei Ds ed ex magistrato Giuseppe Ayala ed il colonnello dei carabinieri Giovanni Arcangioli, non ha chiarito il mistero sull´agenda rossa del giudice Paolo Borsellino, morto con i cinque uomini della scorta nella strage del 1992 in via D´Amelio a Palermo. Un´agenda scomparsa e mai ritrovata. Il faccia a faccia tra i due è stato disposto dal procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Francesco Messineo e dal suo aggiunto, Renato Di Natale e si è svolto ieri pomeriggio a Roma nell´ambito dell´inchiesta sui «mandanti esterni» delle stragi Falcone e Borsellino.
Tre giorni fa i magistrati e gli investigatori della Dia di Caltanissetta a quattordici anni dalla strage, hanno riesumato una fotografia ed alcuni filmati televisivi girati subito dopo l´attentato dell´estate del 1992 a Palermo nei quali si vede l´allora capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli, adesso comandante del nucleo operativo di Roma, allontanarsi con una borsa di pelle in mano.
Quella borsa era del giudice Paolo Borsellino ed era stata prelevata dall´automobile blindata distrutta dall´esplosione. La borsa fu fatta vedere a Giuseppe Ayala che era presente sul luogo e fu ritrovata qualche ora dopo sul sedile posteriore dell´automobile del magistrato. Ed è proprio in quella borsa, secondo quanto dichiarato e confermato dai familiari del magistrato ucciso nell´attentato, Borsellino aveva con dietro l´agenda rossa dove annotava tutte le cose più segrete relative alle indagini anche sulla strage del collega Falcone, ucciso dalla mafia a Capaci, insieme alla sua scorta.

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