Da La Repubblica del 15/12/2005
Erano accusati di alto tradimento per i presunti depistaggi. La corte d'Assise di appello di Roma: "Il fatto non sussiste"
Strage di Ustica, assolti in appello i generali Bartolucci e Ferri
Nel disastro morirono le 81 persone a bordo del Dc9 Itavia. I familiari delle vittime: "Nessun responsabile. E' un'indecenza"
di AA.VV.
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ROMA - I generali Lamberto Bartolucci e Franco Ferri sono stati assolti in appello dall'accusa di alto tradimento relativa alla strage di Ustica. La Prima corte di Assise di appello di Roma, presieduta da Antonio Cappiello, ha decretato che "il fatto non sussiste". I due alti ufficiali erano finiti sul banco degli imputati in relazione ai presunti depistaggi sul disastro del giugno 1980.
Subito dopo la lettura della sentenza Daria Bonfietti, senatrice Ds e presidente dell'associazione familiari delle vittime, ha manifestato tutta la sua delusione: "C'è la certezza che un aereo civile è stato abbattuto in tempo di pace ma la magistratura non è riuscita a trovare i responsabili che hanno impedito questa verità. E' un'indecenza non solo per i familiari delle vittime ma anche per tutti i cittadini italiani".
Dal canto loro, i pm Erminio Amelio e Maria Monteleone hanno rimarcato che "rimane un'ombra su tutta la ricostruzione". "Prendiamo atto della sentenza - hanno detto - e sottolineamo come i giudici hanno stabilito che ci sia stata una insufficienza di prove. Ora aspettiamo di capire dalla motivazione dei giudici qual è il punto dove le prove sono stati insufficienti". Per i pm, a questo punto "è scontato il ricorso in Cassazione, soprattutto dopo che in primo grado la sentenza aveva resistito a tutte le prove".
Il verdetto è stato pronunciato dopo cinque ore di camera di consiglio in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale (l'equivalente della vecchia formula dell'insufficienza di prove).
Bartolucci e Ferri, entrambi ottantenni, nel 1980 erano rispettivamente capo di stato maggiore e vice capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare. Erano accusati di omessa comunicazione al governo di informazioni sul disastro aereo. Per questa accusa il 30 aprile 2004, dopo un processo durato tre anni, la terza corte di Assise di Roma dichiarò la prescrizione. Bartolucci e Ferri furono invece assolti, al pari di altri due imputati, Zeno Tascio e Corrado Melillo, dall'accusa di alto tradimento. La Corte aveva ritenuto che l'imputazione contestata avesse soltanto turbato (e non impedito come aveva sostenuto la procura) l'esercizio delle prerogative del governo nel chiarire l'accaduto.
Nel disastro del 27 giugno del 1980 morirono tutte le 81 persone che erano a bordo del Dc9 dell'Itavia precipitato nei pressi di Ustica. E 25 anni dopo non è ancora stato stabilito che cosa accadde quella notte: uno dei tanti misteri italiani che non trovano soluzione.
Subito dopo la lettura della sentenza Daria Bonfietti, senatrice Ds e presidente dell'associazione familiari delle vittime, ha manifestato tutta la sua delusione: "C'è la certezza che un aereo civile è stato abbattuto in tempo di pace ma la magistratura non è riuscita a trovare i responsabili che hanno impedito questa verità. E' un'indecenza non solo per i familiari delle vittime ma anche per tutti i cittadini italiani".
Dal canto loro, i pm Erminio Amelio e Maria Monteleone hanno rimarcato che "rimane un'ombra su tutta la ricostruzione". "Prendiamo atto della sentenza - hanno detto - e sottolineamo come i giudici hanno stabilito che ci sia stata una insufficienza di prove. Ora aspettiamo di capire dalla motivazione dei giudici qual è il punto dove le prove sono stati insufficienti". Per i pm, a questo punto "è scontato il ricorso in Cassazione, soprattutto dopo che in primo grado la sentenza aveva resistito a tutte le prove".
Il verdetto è stato pronunciato dopo cinque ore di camera di consiglio in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale (l'equivalente della vecchia formula dell'insufficienza di prove).
Bartolucci e Ferri, entrambi ottantenni, nel 1980 erano rispettivamente capo di stato maggiore e vice capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare. Erano accusati di omessa comunicazione al governo di informazioni sul disastro aereo. Per questa accusa il 30 aprile 2004, dopo un processo durato tre anni, la terza corte di Assise di Roma dichiarò la prescrizione. Bartolucci e Ferri furono invece assolti, al pari di altri due imputati, Zeno Tascio e Corrado Melillo, dall'accusa di alto tradimento. La Corte aveva ritenuto che l'imputazione contestata avesse soltanto turbato (e non impedito come aveva sostenuto la procura) l'esercizio delle prerogative del governo nel chiarire l'accaduto.
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di Daria Bonfietti su L'Unità del 26/06/2005
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Documenti
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27 giugno 1980
Elenco completo delle 81 vittime della strage di Ustica I passeggeri e personale di bordo del volo dell'Itavia numero 870 |
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In Rete
Pagina dedicata alla strage di Ustica da Sandro Provvisionato.
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Un archivio storico-giornalistico frutto del lavoro di due cronisti, Fabrizio Colarieti e Daniele Biacchessi, che "raccoglie documenti di cui è accertata la provenienza e di cui viene sempre citata la fonte" sulla strage di Ustica del 27 giugno 1980 e su quella alla stazione di Bologna del 2 agosto dello stesso anno. In costruzione una nuova sezione dedicata alle bombe del 1993 a Roma, Firenze e Milano.
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Sito curato da Stefano Bizzarri. Un contributo alla memoria per non smettere mai di pretendere la verità.
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The aircraft crashed into the Tyrrhenian Sea near Ustica, Italy at about 1900hrs GMT while on a flight from Bologna to Palermo. Many theories as to the cause of the accident have been entertained, including the possible involvement of Italian and Libyan fighter jets, which were operating in the area around the time of the accident. Another theory hypothesizes that United States forces, while targeting the Lybian fighter jets in the area, may have accidently downed the DC-9.
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Interessante e approfondito dossier che ricostruisce i fatti di Ustica. Ricco di foto e illustrazioni, è curato dal notiziario locale fiorentino "Nove da Firenze". Da non perdere.
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Sito di presentazione dell'omonimo libro.
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Guglielmo Sinigaglia è stato testimone della strage.
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Libri consigliati
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di Erminio Amelio, Alessandro Benedetti edito da Editori Riuniti, 2005
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di Luigi Di Stefano edito da Vallecchi, 2005
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di Giuseppe Zamberletti edito da Franco Angeli, 1995
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di Daniele Biacchessi, Fabrizio Colarieti edito da Pendragon, 2002
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di Daniele Del Giudice edito da Einaudi, 1994
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