Mafia, mafie
Edito da Gremese, 2010
143 pagine, € 14,50
ISBN 9788884406408
di Marcella Padovani
Quarta di copertina
L'Italia e la sua mafia, o l'Italia e le sue mafie? La siciliana Cosa Nostra non regna più incontrastata sulla Penisola. Ha infatti subito la repressione seguita ai feroci attentati del 1992-93 - che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino - ma anche la concorrenza di altre organizzazioni che, ispirandosi al suo modello, si sono affermate nel Mezzogiorno. Come la Camorra napoletana, che ora ama farsi chiamare "'O Sistema", e la 'Ndrangheta calabrese, un tempo conosciuta per i rapimenti in Aspromonte e che oggi controlla l'80% del traffico mondiale di cocaina. In questo volume, Marcelle Padovani presenta un saggio lucido e informato sul nuovo mondo delle mafie, sulle loro strutture organizzative e attività economiche, sui loro legami con il mondo politico, la Chiesa e i cugini americani, e sulla loro capacità di diventare fenomeni "ordinari e invisibili", riuscendo a radicarsi ben oltre i confini nazionali. Con l'ausilio di repertorio documentale e iconografico, ci fa capire soprattutto che la mafia non è sempre un anti-Stato ma, in alcune regioni dell'Italia meridionale, rischia quasi di diventare l'unico Stato veramente esistente.
L'Italia e la sua mafia, o l'Italia e le sue mafie? La siciliana Cosa Nostra non regna più incontrastata sulla Penisola. Ha infatti subito la repressione seguita ai feroci attentati del 1992-93 - che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino - ma anche la concorrenza di altre organizzazioni che, ispirandosi al suo modello, si sono affermate nel Mezzogiorno. Come la Camorra napoletana, che ora ama farsi chiamare "'O Sistema", e la 'Ndrangheta calabrese, un tempo conosciuta per i rapimenti in Aspromonte e che oggi controlla l'80% del traffico mondiale di cocaina. In questo volume, Marcelle Padovani presenta un saggio lucido e informato sul nuovo mondo delle mafie, sulle loro strutture organizzative e attività economiche, sui loro legami con il mondo politico, la Chiesa e i cugini americani, e sulla loro capacità di diventare fenomeni "ordinari e invisibili", riuscendo a radicarsi ben oltre i confini nazionali. Con l'ausilio di repertorio documentale e iconografico, ci fa capire soprattutto che la mafia non è sempre un anti-Stato ma, in alcune regioni dell'Italia meridionale, rischia quasi di diventare l'unico Stato veramente esistente.
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