A casa nostra. Cinquant'anni di mafia e criminalità in Veneto
Edito da Baldini Castoldi Dalai, 2006
400 pagine, € 17,50
ISBN 8884905869
di Danilo Guerretta, Monica Zornetta
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
"Parlare di mafia in Veneto? Ma se qui la mafia non c'è". Quante volte si è detto e ripetuto: e in Veneto si lavora sodo. Eppure qui sono stati mandati al confino personaggi che hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine più importanti della mafia. Qui sono arrivati "Totuccio" Contorno, Salvatore Badalamenti, nipote di quel "Tano" che fece ammazzare Peppino Impastato. Qui Giuseppe Madonia ha potuto condurre i propri business, con la complicità di alcuni imprenditori locali. Ma il Veneto non ha solo importato mafia: l'ha pure creata. In nessun'altra regione italiana, al di fuori di quelle meridionali, è nata un'organizzazione con le caratteristiche del 416 bis. Il Veneto l'ha avuta e l'ha chiamata Mala del Brenta.
"Per la prima volta è stata portata alla luce la storia criminale in Veneto attraverso le parole dei diretti interessati." Pietro Grasso
"Il libro ci aiuta a capire che la mafia non è circoscrivibile entro uno specifico ambito territoriale: è questione nazionale e oltre". Giancarlo Caselli
"Il tempo sotterra il ricordo e sfuma i dettagli: rispolverarli ubbidisce a quel dovere della memoria su cui tanto è stato detto, ma che non ci stanchiamo di ribadire". Luigi Ciotti
"Parlare di mafia in Veneto? Ma se qui la mafia non c'è". Quante volte si è detto e ripetuto: e in Veneto si lavora sodo. Eppure qui sono stati mandati al confino personaggi che hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine più importanti della mafia. Qui sono arrivati "Totuccio" Contorno, Salvatore Badalamenti, nipote di quel "Tano" che fece ammazzare Peppino Impastato. Qui Giuseppe Madonia ha potuto condurre i propri business, con la complicità di alcuni imprenditori locali. Ma il Veneto non ha solo importato mafia: l'ha pure creata. In nessun'altra regione italiana, al di fuori di quelle meridionali, è nata un'organizzazione con le caratteristiche del 416 bis. Il Veneto l'ha avuta e l'ha chiamata Mala del Brenta.
"Per la prima volta è stata portata alla luce la storia criminale in Veneto attraverso le parole dei diretti interessati." Pietro Grasso
"Il libro ci aiuta a capire che la mafia non è circoscrivibile entro uno specifico ambito territoriale: è questione nazionale e oltre". Giancarlo Caselli
"Il tempo sotterra il ricordo e sfuma i dettagli: rispolverarli ubbidisce a quel dovere della memoria su cui tanto è stato detto, ma che non ci stanchiamo di ribadire". Luigi Ciotti