Nacque a Heliopolis nel 1932 e morì ad Algeri nel 1978. Presidente dell'Algeria dal 1965 al 1978, compì gli studi presso l'Istituto Islamico di Costantine, e all'Università al-Azhar del Cairo. Come mebro del FLN (Fronte di Liberazione Nazionale) prese parte alla lotta contro l'occupazione francese, diventandone uno dei capi di maggiore carisma. Nel 1962, a seguito della liberazione, Boumedienne fu nominato ministro della Difesa nel primo governo indipendente algerino di Ben Bella. Nel 1965 depose il presidente Ben Bella con un colpo di Stato e ne prese il posto. Si ispirò a un modello socialista, sia in campo sociale che economico. Durante la sua dittatura l'Algeria conobbe una forte crescita economica, assicurandosi anche un ruolo internazionale di presitgio.
La Francia si oppose a lungo alla lotta per l'indipendenza ricorrendo a metodi che non mancarono di sollevare reazioni nel mondo e nella stessa Francia. Il protrarsi della resistenza algerina, ormai sostenuta dalla popolazione e da alcuni Stati arabi, determinò una grave crisi politica interna alla Francia che fu risolta con la nomina, nel 1958, di Charles de Gaulle a capo del governo.
Questi, preso atto che il processo in corso era ormai irreversibile, avviò subito una serie di negoziati con l'autocostituitosi Governo Provvisorio della Repubblica Algerina (GPRA), che portarono all'indipendenza algerina siglata con gli accordi di Evian nel 1962.