PFG
Primi Fuochi di Guerriglia − Italia
L’organizzazione Primi Fuochi di Guerriglia si forma alla fine del 1977 attorno al periodico Comunismo per iniziativa di militanti provenienti da vari collettivi dell’autonomia meridionale.
I militanti di questo raggruppamento sono particolarmente interessati a riproporre l’irrisolto storico della questione meridionale nella prospettiva della centralità del mediterraneo.
Per quanto concentrati nel tempo, gli interventi armati dei PFG riguardano un ventaglio piuttosto esteso di obiettivi:
- centro meccanografico della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania (Rende, Cosenza 2-2-78);
- associazioni e strutture industriali: Italsider di Taranto;
- apparati dell'informazione: Centro Rai di Potenza (dicembre 1977);
- caserme dei carabinieri e commissariati di polizia (Napoli 18-12-77).
Il 5 aprile 1978, quattro militanti di PFG vengono arrestati in un appartamento di Licola (NA). Nelle settimane successive un'ondata repressiva setaccia varie città del meridione. In particolare viene setacciato l'ambiente universitario di Cosenza. Molti i fermi e gli arresti.
Di fatto, dopo queste operazioni di polizia, la sigla PFG cessa di esistere.
Negli anni successivi alcuni collettivi dell'autonomia calabrese, che si muovevano nello stesso contesto politico culturale, subiscono processi con l'imputazione di banda annata, processo che si concludono con l’assoluzione degli inquisiti.
Per Primi Fuochi di Guerriglia sono state inquisite 30 persone.
I militanti di questo raggruppamento sono particolarmente interessati a riproporre l’irrisolto storico della questione meridionale nella prospettiva della centralità del mediterraneo.
Per quanto concentrati nel tempo, gli interventi armati dei PFG riguardano un ventaglio piuttosto esteso di obiettivi:
- centro meccanografico della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania (Rende, Cosenza 2-2-78);
- associazioni e strutture industriali: Italsider di Taranto;
- apparati dell'informazione: Centro Rai di Potenza (dicembre 1977);
- caserme dei carabinieri e commissariati di polizia (Napoli 18-12-77).
Il 5 aprile 1978, quattro militanti di PFG vengono arrestati in un appartamento di Licola (NA). Nelle settimane successive un'ondata repressiva setaccia varie città del meridione. In particolare viene setacciato l'ambiente universitario di Cosenza. Molti i fermi e gli arresti.
Di fatto, dopo queste operazioni di polizia, la sigla PFG cessa di esistere.
Negli anni successivi alcuni collettivi dell'autonomia calabrese, che si muovevano nello stesso contesto politico culturale, subiscono processi con l'imputazione di banda annata, processo che si concludono con l’assoluzione degli inquisiti.
Per Primi Fuochi di Guerriglia sono state inquisite 30 persone.