Processo Calabresi, 15 sentenze in 12 anni

Fonte: La Repubblica

Documento aggiornato al 24/02/2006
ROMA - La corte d'Appello di Venezia ha considerata inammissibile la richiesta di revisione del processo per l'omicidio Calabresi e ha confermato la condanna a 22 anni di carcere per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani. Si tratta dell'ultimo atto processuale di una storia durata 12 anni e 14 sentenze. Ecco le tappe fondamentali a partire dal giorno dell'arresto dei tre esponenti di Lotta Continua Sofri, Bompressi e Pietrostefani.

28 LUGLIO 1988
Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi sono arrestati all'alba. Leonardo Marino, ex operaio Fiat ed ex militante di Lotta continua, accusa Sofri e Pietrostefani di essere i mandanti dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi (Milano, 17 maggio 1972) e Ovidio Bompressi di essere l'esecutore materiale. Leonarso Marino si autoaccusa in quanto autista dell'agguato. Altri ex dirigenti di Lotta Continua ricevono comunicazioni giudiziarie per concorso in omicidio.

SENTENZA N. 1
Processo di primo grado
Milano, 2 maggio 1990
Sentenza di primo grado: Sofri, Bompressi e Pietrostefani vengono condannati a 22 anni di reclusione. Marino è condannato a 11 anni, in base agli sconti di pena previsti dalla legge sui pentiti.

SENTENZA N. 2
Primo processo d'Appello
Milano, 12 luglio 1991
La corte d'Assise d'Appello conferma le condanne del primo grado.

SENTENZA N. 3
Prima sentenza della Cassazione
Roma, 23 ottobre 1992
Le Sezioni unite della Corte di Cassazione annullano la sentenza di secondo grado e rinviano gli atti alla corte d'Assise d'Appello.

SENTENZA N. 4
Secondo processo d'Appello
Milano, 21 dicembre 1993
I giudici del nuovo processo d'Appello assolvono tutti gli imputati. Nel maggio 1994 vengono depositate le motivazioni della sentenza, definita "suicida", cioè costruita apposta per essere annullata dalla Cassazione.

SENTENZA N. 5
Seconda sentenza della Cassazione
Roma, 27 ottobre 1994
La Corte di Cassazione, chiamata a decidere per la seconda volta, annulla la sentenza di assoluzione, richiamandosi alle incongruenze delle motivazioni, e ordina un nuovo processo.

SENTENZA N. 6
Terzo processo d'Appello
Milano, 11 novembre 1995
Il terzo processo d'Appello riconferma le condanne a 22 anni di carcere. Per Marino, in nome della legge sui pentiti, il reato è considerato estinto.

SENTENZA N. 7
Terza sentenza di Cassazione
22 gennaio 1997
La quinta Sezione della Corte di Cassazione conferma la sentenza di condanna a 22 anni di carcere per Sofri, Bompressi e Pietrostefani e la prescrizione del reato per Marino. Il 24 gennaio Adriano Sofri e Ovidio Bompressi entrano in carcere a Pisa. Il 29 gennaio Giorgio Pietrostefani fa ritorno in Italia e si costituisce. Il 15 dicembre 1997 viene presentata alla corte d'Appello di Milano l'istanza di revisione del processo.

SENTENZA N. 8
Terzo processo d'Appello
Milano, 18 marzo 1998
La corte d'Appello di Milano dichiara inammissibile l'istanza di revizione. Il 20 aprile Ovidio Bompresso viene liberato per motivi di salute. Si tratta di una sospensione della pena, che il 18 agosto vieve trasformata in arresti domiciliari.

SENTENZA N.9
Quarta sentenza della Cassazione
Roma, 6 ottobre 1998
La prima Sezione penale della Corte di Cassazione annulla la decisione della corte d'Appello di Milano e riapre il caso Sofri. L'11 novembre 1998 il Parlamento approva una legge sulla revisione dei processi. Il provvedimento influisce direttamente sul caso Sofri: adesso, a esprimersi sulla richieste dei tre condannati per l'omicidio Calabresi, sarà la corte d'Appello di Brescia.

SENTENZA N. 10
Quatro processo d'Appello
Brescia, 1 marzo 1999
La corte d'Appello di Brescia dice no alla revisione del processo. Il 4 marzo la difesa di Sofri, Bompressi e Pietrostefani presenta ai giudici di Brescia un'istanza di revoca dell'ordinanza di inammissibilità sostenendo che uno degli argomenti principali utilizzati dai giudici, relativo alla autenticità e alla datazione di un diario tenuto dalla compagna di Leonardo Marino, era viziato dal fatto che la corte d'Appello aveva visionato una fotocopia e non gli originali.

SENTENZA N. 11
Quinto processo d'Appello
Brescia, 16 marzo 1999
La corte d'Appello di Brescia respinge la richiesta di revoca dell'ordinanza.

SENTENZA N. 12
Quinta sentenza della Cassazione
Roma, 28 aprile 1999
Il pg della Cassazione esprime parere favorevole al ricorso presentato dagli imputati contro il rifiuto di Brescia alla revisione del processo, proponendo una nuova valutazione da parte della corte d'appello di Venezia.

SENTENZA N. 13
Sesta sentenza della Cassazione
Roma, 27 maggio 1999
La quinta sezione penale della Corte di Cassazione accoglie il ricorso presentato dai legali di Sofri, Bompressi e Pietrostefani e annulla con rinvio l'ordinanza con cui la corte d'Appello di Brescia aveva dichiarato l'inammissibilità della richiesta di revisione del processo. Sarà la Corte d'Appello di Venezia a valutare nuovamente se la richiesta di revisione, fondata sulla presentazione di nuove prove, è ammissibile e se dunque può essere riaperto il processo.

SENTENZA N. 14
Venezia, 24 agosto 1999
La Corte d'Appello di Venezia accoglie la richiesta di revisione presentata dagli avvocati di Sofri, Bompressi e Pietrostefani e dispone la scarcerazione degli imputati. La data fissata per la prima udienza del nuovo processo Calabresi è il 20 ottobre.

SENTENZA N. 15
Venezia 24 gennaio 2000
La corte d'Appello di Venezia rigetta la revisione e conferma la condanna a 22 anni.

Articoli


Tra le carte dei giudici milanesi anche la testimonianza di un ex brigatista che accusa il capo romano delle Br
"Calabresi fu ucciso da Valerio Morucci"
di AA.VV. su La Repubblica del 28/11/2005
Una lettera del premio Nobel a "Repubblica": E' stata annullata la volontà dei giudici popolari"
L'orrendo papocchio del caso Sofri
di Dario Fo su La Repubblica del 06/04/2000

Documenti


Ovidio Bompressi, la sua vicenda
Fonte: Corriere della Sera
17 maggio 1972 - Una cronologia degli eventi
L'omicidio del commissario Calabresi
Fonte: Misteri D'Italia
17 Maggio 1973
La strage della Questura di Milano
Dalla relazione della Commissione Parlamentare sul Terrorismo.

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