Da Corriere della Sera del 10/10/2006
Originale su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/09/moby.shtml

Tra i nuovi spunti di indagine anche lo scandaglio dei fondali marini

Moby Prince, 5 foto per riaprire le indagini

A 11 anni dalla tragedia al largo di Livorno che fece 140 vittime, annunciata l'istanza di riapertura dell'inchiesta

di AA.VV.

LIVORNO - Nuove luci sul caso Moby Prince, a undici anni dalla tragedia al largo di Livorno che causò la morte di 140 persone. «Abbiamo trovato negli archivi della procura uno scatolone, con i sigilli ancora intonsi, contenente alcune immagini satellitari della rada livornese e scattate tra il 9, 10 e 11 aprile 1991». La rivelazione arriva dall' avvocato Carlo Palermo, difensore di Angelo Chessa, figlio del comandante del traghetto, che ha annunciato la formalizzazione dell'istanza di riapertura delle indagini sulla tragedia. L'istanza sarà depositata entro la settimana alla procura livornese.

LA TRAGEDIA DEL 10 APRILE 1991 - Il caso-Moby Prince è ormai chiuso da anni, dopo la celebrazione di due processi e sentenze passate in giudicato che non hanno permesso di individuare responsabilità per la più grande sciagura della marina mercantile italiana. La sera del 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince, della compagnia Moby Lines, entrò in collisione con la petroliera della Snam, Agip Abruzzo, pochi minuti dopo essere partito dal porto livornese diretto a Olbia. L'incidente avvenne nella rada del porto e nel successivo incendio del traghetto morirono 140 persone tra passeggeri ed equipaggio. Sopravvisse soltanto il mozzo del Moby Prince, Alessio Bertrand, che fu tratto in salvo molte ore dopo l' incidente.

NUOVI SPUNTI: CINQUE FOTO SATELLITARI - «Ora - ha spiegato Palermo - speriamo di fare luce sulla vicenda e cercheremo di farlo con dati oggettivi, al termine di un lavoro analitico sugli atti processuali che ci ha consentito di individuare nuovi spunti d'indagine». Primo tra tutti proprio lo scatolone con le immagini satellitari. Si tratta di cinque foto, scattate da due stazioni satellitari, una spagnola e una tedesca, che hanno fotografato la rada livornese alle 13.17 del 9 aprile, all'1.35, alle 6.37, alle 13.06 del 10 aprile e alle 12.54 del giorno successivo. Con l' aiuto delle nuove tecnologie speriamo di individuare la posizione delle navi in rada e l'esatto punto di fonda della petroliera». Più diplomatica la risposta di Palermo sul perchè questo materiale sia rimasto inutilizzato per 11 anni. «Forse - ha detto - fu ritenuto ininfluente e per questo motivo praticamente ignorato».
NUOVI SPUNTI: LO SCANDAGLIO DEI FONDALI MARINI - L'altro elemento sul quale verterà l'istanza di riapertura delle indagini è lo scandaglio dei fondali marini. «In questo modo - ha affermato il legale - andremo a cercare pezzi delle due navi entrate in collisione e che potrebbero essere andati a fondo dopo l'incidente. Un' operazione di questo tipo, del resto, finora non era stata fatta e invece il recupero di questo materiale può determinare con certezza il punto d'impatto, che finora è stato solo ricostruito attraverso le testimonianze processuali, spesso contraddittorie tra loro, ma anche a disegnare la rotta del Moby Prince in uscita dal porto di Livorno».

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Documenti


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Discorso di Loris Rispoli al termine della rappresentazione teatrale
Presidente dell'associazione familiari delle vittime "140"
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Una lettera del Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime "140"

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Il testo integrale dell'istanza presentata l'11/10/2006 dall'avvocato Carlo Palermo, difensore di parte civile del figlio dell'ammiraglio Chessa, il pilota del traghetto deceduto nella tragedia.
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