La tragedia del Moby Prince
Documento aggiornato al 17/02/2006
La più grave tragedia nella storia della marina mercantile italiana. 140 persone carbonizzate, in un incidente avvolto ancora oggi nel mistero. Il 10 aprile 1991, alle 22, il traghetto Moby Prince molla gli ormeggi nel porto di Livorno, destinazione Olbia. A bordo, l'intero equipaggio, 65 marittimi, con il comandante Ugo Chessa e 75 passeggeri. Nella notte scoppia un incendio pauroso dopo la collisione con la petroliera dell'Agip Abruzzo. E' come se il traghetto fosse colpito da una bomba al napalm. Avvolto da duemila tonnellate di greggio incendiate da una scintilla venuta dal contorcersi delle lamiere, s'è trasformato in una trappola da cui riesce a scampare soltanto il mozzo Alessio Bertrand. Dopo due processi sembra che il disastro sia stato causato dalla nebbia e dalla distrazione che regnava a bordo del traghetto. Si è parlato anche di traffici di armi che in quelle ore, nelle ore del disastro, si stavano svolgendo nel porto di Livorno. Altre navi sarebbero state impegnate in una spola continua tra la base militare Usa di Camp Derby – vicinissima a Livorno – e le operazioni militari in corso nella ex Jugoslavia.
Il "dopo", ossia questi 14 anni in cui i familiari delle vittime hanno chiesto verità, è la parte più inquietante della vicenda: un’inchiesta amministrativa conclusa a tempo di record (11 giorni); manomissioni sul relitto; tracciati radar mai chiesti e altri con un’inspiegabile zona buia proprio sull’area della tragedia; i processi senza colpevoli; le dichiarazioni contraddittorie di alcuni protagonisti. E la contraffazione dell’unico filmato amatoriale girato a bordo, scampato all’incendio: quando giunge nelle mani del magistrato il video «presenta una giunzione effettuata in modo non professionale». Cioè, il nastro è stato tagliato e incollato con una parte di nastro vergine. L’ennesimo mistero d’Italia?
La redazione di Archivio900, anche considerando la scarsità di materiale presente sulla rete, ha deciso di impegnarsi nei prossimi giorni per far luce sulla vicenda.
Il "dopo", ossia questi 14 anni in cui i familiari delle vittime hanno chiesto verità, è la parte più inquietante della vicenda: un’inchiesta amministrativa conclusa a tempo di record (11 giorni); manomissioni sul relitto; tracciati radar mai chiesti e altri con un’inspiegabile zona buia proprio sull’area della tragedia; i processi senza colpevoli; le dichiarazioni contraddittorie di alcuni protagonisti. E la contraffazione dell’unico filmato amatoriale girato a bordo, scampato all’incendio: quando giunge nelle mani del magistrato il video «presenta una giunzione effettuata in modo non professionale». Cioè, il nastro è stato tagliato e incollato con una parte di nastro vergine. L’ennesimo mistero d’Italia?
La redazione di Archivio900, anche considerando la scarsità di materiale presente sulla rete, ha deciso di impegnarsi nei prossimi giorni per far luce sulla vicenda.
Articoli
Moby, navi fantasma la sera della tragedia
L’avvocato: «Ripartiamo dagli scarichi illegali di armi degli americani» di Emiliano Liuzzi su Messaggero Veneto del 13/10/2006
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di Paola Pentimella Testa su Left - Avvenimenti del 13/10/2006
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di Piero Mannironi su La Nuova Sardegna del 11/10/2006
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Tra i nuovi spunti di indagine anche lo scandaglio dei fondali marini
Moby Prince, 5 foto per riaprire le indagini A 11 anni dalla tragedia al largo di Livorno che fece 140 vittime, annunciata l'istanza di riapertura dell'inchiesta di AA.VV. su Corriere della Sera del 10/10/2006
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di Roberto Bortone su Il Velino del 11/04/2006
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di Tommaso Tintori su Il Manifesto del 10/04/2006
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L'ultimo numero de L'Europeo è dedicato alle stragi impunite
Gli impuniti. Perchè le tragedie italiane restano senza colpevole Vajont, Cermis, Porto Marghera, Moby Prince, Ustica, Stazione di Bologna, Portella della Ginestra, Seveso di Roberto Bortone su redazione del 31/03/2006
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di Luciano Scalettari su Famiglia cristiana del 10/04/2005
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Documenti
28 ottobre 2006, Livorno: M/T Moby Prince. Uno spettacolo per non dimenticare
Discorso di Loris Rispoli al termine della rappresentazione teatrale Presidente dell'associazione familiari delle vittime "140" |
Moby Prince, nuove indagini per la tragedia nel porto di Livorno
Una lettera del Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime "140" |
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Il testo integrale dell'istanza presentata l'11/10/2006 dall'avvocato Carlo Palermo, difensore di parte civile del figlio dell'ammiraglio Chessa, il pilota del traghetto deceduto nella tragedia.
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Libri consigliati
di Elisabetta Arrighi edito da Valenti ed Allegranti - Pisa, 1993
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